Via Milano, 50, Bormio
Situata a 1.225 metri sul livello del mare, Bormio si trova in un ampio anfiteatro naturale al centro delle Alpi.
Nel cuore dell'Alta Valtellina, a circa 60 km dal suo capoluogo Sondrio, è circondata dalle imponenti vette delle Alpi Retiche, che sfiorano i 4.000 metri di quota, ed inserita nel Parco Nazionale dello Stelvio, vanta scenari suggestivi e paesaggi incontaminati.
Caratterizzata da un clima favorevole, permette di godere la montagna in tutte le stagioni. D'inverno, a farla da padrone, sono lo sci e tutte le attività all'aria aperta e sulla neve. In primavera, d'estate e in autunno si può scegliere tra oltre 600 km di sentieri all'interno del Parco dello Stelvio, da percorrere a piedi o in mountain bike senza dimenticare le grandi salite dello Stelvio, del Gavia e del Mortirolo.
Un tuffo nel passato di Bormio
Grazie alla sua posizione centrale lungo le rotte commerciali del Nord e del Sud Europa, il paese godette a lungo di forte autonomia e ricchezza che si rispecchia ancora oggi nel suo centro storico. E' facile infatti perdersi tra le vie e i vicoli dove si trovano chiese, palazzi e vecchie case contadine. Il passato è mantenuto vivo anche dalle tradizioni che si ripetono immutate da secoli.
Per chi vuole passare qualche giorno di vacanza in assoluto relax, Bormio offre anche acque termali millenarie che sgorgano da nove fonti per alimentare tre impianti, Bagni Nuovi, Bagni Vecchi e Bormio Terme.
Senza dimenticare i sapori dei piatti tipici valtellinesi: pizzoccheri, sciatt, bresaola, la polenta, la bisciöla e i formaggi… sono tutte pietanza contadine di cui è rimasto il sapore fino ai giorni nostri. Il tutto, innaffiato da vini valtellinesi, birra locale, Braulio, Taneda e gli altri liquori locali.
La storia di Bormio
Dire che la storia di Bormio è millenaria è dir poco.
Le prime testimonianze risalgono all'epoca preistorica, quando gruppi di cacciatori, durante i mesi estivi, bivaccavano in alta montagna. L'epoca romana ha dato notorietà a tutto il territorio della Magnifica Terra: sia Cassiodoro che Plinio il Vecchio nominarono infatti per la prima volta le acque termali elogiandone il loro valore terapeutico.
Bormio e il Medioevo
Durante i primi secoli dell'anno Mille il paese era vivace e ricco, anche culturalmente, grazie alla sua posizione strategica al centro delle Alpi che permetteva il passaggio delle vie commerciali tra il Nord e il Sud dell'Europa. Sebbene a lungo sottomessa a potenze straniere, Bormio riuscì sempre a mantenere una sorta di indipendenza e di autonomia. Il XIV e il XV secolo furono sicuramente il periodo d'oro della storia bormiese grazie allo sviluppo della cultura e dell'arte come dimostrano le chiese, i palazzi e le opere che si conservano al loro interno.
La nascita del turismo
Nel 1797 Bormio perse l'autonomia ed entrò a far parte della Repubblica Cisalpina seguendo poi la storia dello stato italiano. La Prima Guerra Mondiale vide Bormio e la zona delle Stelvio proiettati direttamente in prima linea: con un fronte di oltre 40 km ad un'altezza media di 3.000 m soldati italiani ed austriaci si confrontarono aspramente. Ancora oggi è possibile visitare resti di accampamenti e trincee o ritrovare reperti bellici. Dal secondo dopo guerra, Bormio conobbe un fiorente sviluppo turistico, favorito da un ambiente naturale ideale sia per le attività invernali che estive, oltre che dalla risorsa termale.